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Ars Amando – Amandola – 4 e 5 settembre 2009

festival AmandolaSi svolge ad Amandola il 4 e 5 settembre Ars Amando 09 festival delle arti sceniche realizzato da Comune di Amandola ed AMAT con il determinante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Ars Amando 09 è promosso in collaborazione con la Provincia di Fermo, la Comunità Montana dei Sibillini, la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Nei due giorni il paese marchigiano situato sul versante sud orientale dei Monti Sibillini ospita una no-stop (dalle ore 19 alle 24) di dieci appuntamenti ad ingresso gratuito espressione delle esperienze più significative maturate nel panorama teatrale italiano, coreografico internazionale e nel territorio locale; diversi e suggestivi spazi della città accolgono gli spettacoli in cartellone all’insegna della commistione di danza e teatro.

Ad inaugurare Ars Amando è la danza che ‘irrompe’ nel centro storico della città alle ore 19 con International Dance Raids progetto realizzato in collaborazione con Anticorpi XL con protagonisti interessanti artisti della scena europea: gli olandesi T.R.A.S.H. in Weiter (piazza Risorgimento, scalinata Chiesa del Beato Antonio), l’israeliana Iris Erez in It’s not personal (Largo Chiarelli, Cinque Fonti) e gli spagnoli Entremans in Ven (piazza Umberto I, dietro Teatro La Fenice).

Alle ore 21.30 al Cinema Teatro Europa è in scena Fatto di cronaca di Raffaele Viviani, reinventato da Arturo Cirillo, uno dei protagonisti più intelligenti del teatro italiano, con i ragazzi di Punta Corsara, alias Scampia. Fatto di cronaca è una messa in scena coinvolgente e vitale che grande clamore ha suscitato al Napoli Teatro Festival Italia dove ha debuttato in questi giorni in forma di studio. Con questo spettacolo il progetto Punta Corsara ha concluso il percorso triennale di formazione ai mestieri dello spettacolo che venti ragazzi di Scampia hanno seguito come attori, danzatori, organizzatori e tecnici, incontrando maestri riconosciuti a livello nazionale.

Ars Amando prosegue alle ore 23 al Teatro La Fenice con Mangiami l’anima e poi sputala di Fibre parallele teatro. Uno spettacolo immaginifico denso e carnale della giovanissima compagnia pugliese in cui amor sacro e amor profano si mescolano e si rovesciano in una parabola di ordinaria follia radicata nel profondo Sud e ricca di salutari umori iconoclasti, tra Bunuel e Carmelo Bene. Una messa in scena spesso irresistibilmente ironica e irriverente, ma mai blasfema perchè il dolore e lo sbigottimento si fanno atroci e la pervadono in maniera inquietante e spiazzante. Una rappresentazione che si candida ad essere un vero e proprio cult.

A chiudere la prima giornata del festival – alle ore 24 alla Sala La Collegiata – è il Teatro Rebis, ensemble artistico di Macerata, con Di una specie cattiva. Lo spettacolo proposto al pubblico di Ars Amando è un poema lirico per movimenti lunari e voce ricomposta, ispirato all’universo poetico di Sylvia Plath, e soprattutto al rapporto “squilibrato”, ferocemente sincero che la poetessa americana “sopportava” con la propria vita, e più in particolare con la propria maternità.

La seconda giornata del festival si apre alle ore 19 con la Compagnia Vicolo Corto in scena con Don Chisciotte. L’uomo della Mancia (Largo Niccolò Chiarelli – Cinque Fonti). Il gioco onesto della follia crea una realtà frammentata e sfuggente che mantiene il proprio senso tramite l’immaginazione. Don Chisciotte. L’ Uomo della Mancia è un gioco di scoperte in cui i personaggi vivono situazioni paradossali ma concrete perché sostenute dagli ideali della verità e dell’illusione.

Alle ore 21.30 in Piazza Risorgimento (scalinata Chiesa del Beato Antonio) Alessandro Preziosi, fra i volti più amati dello spettacolo italiano, talento poliedrico che si divide tra teatro, cinema e televisione, presenta Il mestiere di amare. Omaggio a Cesare Pavese, recital in cui, con grande sensibilità artistica, propone un percorso dedicato allo scrittore: un lungo racconto, attraverso poesie e lettere, sulla comunicazione con le donne e col mondo e sulla solitudine.

Alle ore 23 Ars Amando si sposta al Teatro La Fenice con After the end del Teatro Cargo. Con questo testo – angosciante, claustrofobico, montato come un thriller in cui la tensione continua a salire lentamente e implacabilmente – Dennis Kelly offre un’analisi lucida e raggelante dell’incomunicabilità fra esseri umani, in cui l’unico modo per sentirsi amati, accettati, è la violenza, la sopraffazione. La regia del giovane marchigiano Tommaso Benvenuti e di Matteo Alfonso crea un meccanismo teatrale perfetto, portando lo spettatore dentro la storia, tenendolo inchiodato alla poltrona dal primo minuto fino al finale.

La conclusione del festival è affidata – alle ore 24 presso la Sala La Collegiata – a Semiramis di Menoventi, giovanissima compagnia di Faenza capace di reinventare un teatro totale in cui la dimensione attorale, quella spaziale e quella immaginifica si fondono in un impasto originale felicemente in bilico tra tradizione e innovazione. Ispirato al dramma La hija del aire di Calderón e alla riscrittura del testo di Enzensberger, lo spettacolo si sviluppa attraverso gli equivoci generati dal dialogo surreale che Semiramis instaura tra le parole che pronuncia e quelle che scrive sui muri attraverso alcuni oggetti da maquillage.

Per informazioni: Comune di Amandola / Ufficio Turistico 334 9101625, Amat 071 2075880 – 071 2072439, www.amat.marche.it, www.amandolateatro.it.

Scritto da Redazione

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