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Cabaret, amoremio – Grottammare (AP) – 7, 8 e 9 agosto 2009

evento GrottammareCabaret, amoremio!”, il Festival più longevo d’Italia (1985) che abbina una rassegna di cabaret a un concorso per nuovi comici, segna il traguardo della XXV edizione e lo festeggia con un parterre di ospiti  particolarmente rappresentativi della comicità italiana, per sottolineare la convivenza che c’è sempre stata tra nuove tendenze, carriere mature e spiriti originali dell’umorismo nazionale. Tanto per cominciare, ancora un big alla conduzione delle tre serate di spettacolo (7-8-9 agosto): Enzo Iacchetti rileva il testimone che è già stato di Serena Dandini, Carla Signoris e Teresa Mannino e cura anche i testi dello spettacolo insieme a Claudio Fois. Gli farà da spalla la giovane e versatile attrice Mascia Foschi, insieme ai quattro dell’esilarante Mabo Band, protagonista degli intermezzi musicali.

Sempre alla guida della direzione artistica, Pepi Morgia  ha voluto questa volta sul palco di “Cabaret, amoremio!” Antonio Innocente e  Max Giusti, giovanissimo e sconosciuto semifinalista nel 1995, già ospite negli anni più recenti e quindi graditissimo ritorno il 7 agosto, ospiti ai quali si è aggiunto a sorpresa in questi giorni Giobbe Covatta;  Antonio Giuliani e Enrico Brignano l’ 8 agosto; Pino Campagna e Sabina Guzzanti, alla quale l’amministrazione comunale consegnerà l’ “Arancia d’oro” il 9 agosto, per proseguire la serie di riconoscimenti alla satira che ha caratterizzato il Premio negli ultimi anni.  Previste incursioni a sorpresa della Filippona di Striscia che farà da trait d’union tra la platea e il palco.

Non mancheranno, ovviamente, i 12 semifinalisti del concorso per nuovi comici che è l’anima di “Cabaret, amoremio!”. Giovani talenti selezionati in tutta Italia nel corso dei mesi invernali e per i quali si profila una grande opportunità che va oltre l’aspirazione della vittoria, poiché legata a un’esperienza che marcherà il loro curriculum d’artista.

Fortemente rinnovata con l’ingresso degli inviati di Striscia la Notizia – Moreno Morello, Fabio & Mingo, Capitan Ventosa – la giuria che ne valuterà capacità e potenzialità artistiche è altresì  composta da Gino Troli (presidente Amat), Cristiana Merli (giornalista e produttrice RAI RadioDue), Riccardo Benini (direttore artistico del Festival Cabaret Emergente di Modena),  Guido De Maria (fumettista), Piero Cesanelli (direttore artistico del Festival Musicultura di Macerata), Stefano Artissunch (attore e regista teatrale).

Il Festival nazionale dell’umorismo è interamente prodotto dal Comune di Grottammare e il lavoro di una numerosa squadra di collaboratori e volontari. Da rilevare anche l’importante gruppo di enti e istituzioni che da anni sostengono la manifestazione, come la Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, attualmente impegnata con un piano triennale di investimento, la Camera di commercio di Ascoli Piceno e l’Amat, la Regione Marche e la Provincia di Ascoli Piceno.

(Parco delle Rimembranze 7-8-9 agosto. Ore 21.30)

Concorrenti e concorso

I 12 semifinalisti della XXV edizione del Festival nazionale dell’umorismo “Cabaret, amoremio!” sono pronti a confrontarsi con il pubblico, nel concorso più antico d’Italia.

I concorrenti si esibiranno nelle prime due serate del Festival, secondo la scaletta che segue:

  • 7 agosto: Antonio Cota (Milano), Claudio Taroppi (Pavia), Zio Tony (Carrara), Emanuele Sapuppo (Roma), Magic Francesco (Bologna), Francesco De Carlo (Roma).
  • 8 agosto:  Duo Stuzzicadenti (Vietri sul Mare – SA), Pierluigi Spoto (Potenza), Duo Manzoeto e Palumbo (Napoli), Ciakky (Lecce), Staff d’Animazione (Pistoia), Peppe e Ciccio (Milano).

Il vincitore assoluto del Festival emergerà dai 6 finalisti che si saranno qualificati per la serata della finale, domenica 9 agosto. In palio ci sono 3000 euro e l’invito ufficiale a partecipare all’edizione 2010 del Festival. Ma un’altra serie di riconoscimenti è prevista per questa edizione “d’argento”. I concorrenti, infatti, dovranno affrontare il giudizio di ben due giurie.

La prima, quella che assegnerà il  Primo premio assoluto (e di conseguenza il secondo e terzo posto), e il “Premio della Critica-Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno” (un assegno da 500 euro) che andrà al cabarettista  che avrà presentato  il miglior testo comico.

La seconda giuria, invece, è composta da operatori dell’informazione, chiamati ad eleggere – tra i 6 finalisti – il vincitore del “Premio della stampa”, cioè ad individuare quel comico che più degli altri avrà saputo interpretare con originalità il proprio ruolo e la propria funzione all’interno della società.

Breve storia del festival

Era il 1987 quando un duo semisconosciuto proveniente da Napoli tentava di aprirsi una porta sul mondo della comicità. Quella coppia era composta da Francesco Paolantoni e Stefano Sarcinelli e vinse la prima edizione di un concorso per nuovi comici che da quel momento avrebbe arricchito una rassegna di cabaret e teatro d’intrattenimento, nata  nel 1985 da un’idea del grottammarese Michele Rossi e organizzata insieme a un gruppo di appassionati. Persone che 1992 avrebbero costituito l’associazione Lido degli Aranci, che oggi è il referente principale della direzione artistica del Festival nella selezione dei concorrenti.

Il concorso fece superare alla manifestazione la veste di semplice rassegna e ne diventò la sostanza. All’epoca, le passerelle televisive erano un miraggio per aspiranti cabarettisti e quindi, trovarsi di fronte a una platea e misurarsi con altri rivali significava partecipare a un’esperienza formativa e decisiva insieme per la propria carriera. Nella storia del concorso, si citano altri artisti ormai affermati come Aldo, Giovanni e Giacomo, Gabriele Cirilli, Ficarra e Picone (vincitori nel 1998, quando si esibivano con lo pseudonimo “Chiamata Urbana Urgente”).

Nel 1988, un’altra tappa miliare: al concorso viene affiancata l’assegnazione di un premio speciale, “L’arancia d’oro”, un omaggio alla carriera degli artisti affermati, consistente in una scultura in oro e pietre preziose, raffigurante un frutto d’arancio – l’ albero che cresce eccezionalmente in questi luoghi tanto da trovare posto anche nello stemma comunale – concepita dallo scultore Mario Lupo, che così la commentava: “…l’arancia, …frutto prezioso e rubicondo che nasce in terra fertile, donando generosamente il saporoso umore dissetante, è l’eccellente espressione del buonumore”.

Biglietti:
ingresso con posto numerato: 23 € + 1 € costo prevendita
ingresso con posto non numerato: 18 € + 1 € costo prevendita
abbonamento per le tre serate: 50 €

Info: 0735 739238

Scritto da Redazione

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