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Concerto n.1 – allegro smodato – Reggio Emilia (RE) – dal 22 al 31 maggio 2009

Giuseppe PolverariInaugura venerdì 22 maggio (ore 19.00) all’Officina delle Arti di Reggio Emilia la personale del pittore pesarese Giuseppe Polverari.

Concerto n.1 – allegro smodato” è l’opera prima nata da una peculiare ricerca pittorico-musicale. Un’esplorazione che trova le sue radici nell’intrinseca unione tra le discipline artistiche e rivela la complementarità comunicativa delle forme espressive.

Goethe, nella sua Teoria dei colori sosteneva che «colore e suono non si possono in alcun modo paragonare. Entrambi possono però essere riferiti a una formula superiore e da questa essere derivati, sebbene separatamente. Colore e suono sono come due fiumi che nascono da un’unica montagna, ma che scorrono in condizioni del tutto diverse, in due regioni che nulla hanno di simile, cosicché nessun tratto dei due corsi può essere confrontato con l’altro». E non è il confronto che cerca l’artista, ma una sorta di simbiosi in cui la pittura non rappresenta, ma presenta impalpabili suggestioni uditive, concretizza e fonde immagini ritmiche e gestuali.

Grandi spartiti visivi in cui il movimento di forme non visibili, essenza stessa della musica, si palesa nelle vibrazioni segniche e cromatiche dell’opera pittorica.

Sarà possibile visitare la mostra, ad ingresso gratuito, dal giovedì alla domenica (17.00 – 23.00) fino a domenica 31 maggio.
Concerto n. 1 – allegro smodato
di Giuseppe Polverari
a cura di Sara Montesello
testo critico di Dario Trento
22 maggio – 31 maggio 2009

opening: venerdì 22 maggio – ore 19.00

Officina delle Arti
Via Brigata Reggio, 29
Reggio Emilia

orari: 17.00/23.00 dal giovedì alla domenica

www.giuseppepolverari.it
www.oda.comune.re.it
info: sara.montesello@yahoo.it

Giuseppe Polverari, pittore e performer, nasce a Urbino nel 1976.

Nel corso degli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, presso cui consegue la laurea in Pittura, svolge un’importante esperienza di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino, determinante per i successivi sviluppi espressivi e formali della sua ricerca artistica.

Giuseppe Polverari è un artista atipico nel panorama contemporaneo. Lontano dai circuiti dell’arte commerciale, vive l’esperienza artistica come un percorso di formazione intellettuale e spirituale personalissimo che non cede alle lusinghe delle tendenze “di moda”. Il suo è un dialogo intimo e diretto con il fare artistico, teso alla piena comprensione e appropriazione delle potenzialità espressive del mezzo. Nella creazione pittorica spazia dal figurativo all’astratto, linguaggi formali di cui si avvale, di volta in volta, in sintonia con il percorso di indagine in cui l’artista si cimenta. Indagini che sono personali riflessioni nate all’interno del mondo dell’arte o visionarie esplorazioni che sondano possibili interazioni tra le diverse discipline artistiche. Una produzione varia legata da un inconfondibile comune denominatore stilistico: il segno pittorico energico con cui Polverari delinea forme e suggerisce emozioni cromatiche.

Avvezzo a creare le sue opere in solitudine nello studio di San Giorgio di Pesaro (paese in cui vive e lavora), Giuseppe Polverari ritiene fondamentale nella ricerca artistica il momento del confronto: realizza progetti in collaborazione con artisti, partecipa a workshop ed espone in Italia e all’estero (Germania, Stati Uniti, Croazia, Spagna).

Esposizioni

2009     Selezionato al XXVII PREMIO INTERNACIONAL DE PINTURA “EUGENIO HERMOSO”. Collettiva itinerante: Fregenal de la Sierra, Casa de la cultura: 18 Aprile-7 Maggio; Zafra, Centro Culturale Santa Marina: 13-21 Maggio; Badajoz, Sala Europea: 26 Maggio-14 Giugno. Spagna

2008     Impressioni d’arte. Luoghi del pensiero e dell’immagine. 3° Rassegna Nazionale di Arti Multimediali. A cura di Mosci. Orciano di Pesaro (PU)

16 Eventi. Collezione permanente MuSA (Museo Storico Ambientale). A cura di Maurizio Cesarini. San Giorgio di Pesaro (PU)

Reggio Babele. Collettiva. A cura di Sara  Montesello, in collaborazione con Officina delle Arti e Musei Civici di Reggio Emilia. Palazzo Casotti (RE)

Sulle tracce della croce. Collettiva. Presentazione di Salvatore Frigerio. Museo Diocesano di Jesi (AN)

2007     La stanza delle meraviglie. Personale. Testo critico a cura di A. Rizzi. Francavilla al Mare (CH). Catalogo  dvd

Opere e libri. Collettiva. Galleria Alvona Labin, Croazia. Catalogo a cura di R. Farnesi.

L’albero e la storia. Mostra permanente. San Marcello (AN). Catalogo a cura di Armando Ginesi.

2006    La nostra casa. Bipersonale. A cura di Sara Montesello. San Polo d’Enza (RE)

2005    Group Exhibition. Collettiva. Studio 18 Gallery. New York (USA)

Terminal. Collettiva. A cura di Mario Molfese. Chieti

2004    fondazione del gruppo SAVAL in collaborazione con Simone Ferrarini.

Interventi Saval. A cura di S. Montesello e C. Muzzi Rubiera (RE). Foto documentazione

2002    Omaggio a Picasso. Collettiva. A cura di R. Sicurelli. Chieti.

2001    La mia stanza. Personale. Installazione (lavoro per la tesi) all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

7° edizione d’Arte Contemporanea “Passaggi a Nord-Ovest”. A cura della Fondazione

Michelangelo Pistoletto. Biella (TO)

2000    Das was bleibt (what remains). Personale. Installazione alla Kunsthochschule Berlin Weissensee.

Berlino (Germania). Foto documentazione

Die Sonne wird nie auf dem Mond treffen (the sun will never meet the moon). Personale. Installazione alla Kunsthochschule Belin Weissensee. Berlino (Germania). Foto documentazione

Elemente für eine Reconstruction(elements for a reconstruction). Azione tenuta in Aula Magna presso la Kunsthochschule Berlin Weissensee. Berlino (Germania). Documentazione video VHS

Grenzüberschreitung. Collettiva. A cura dell’Associazione DAAD. Bonn (Germania). Catalogo

Interno-esterno. Rappresentazioni della realtà. Collettiva. Facoltà di Architettura di Mantova. Catalogo

1999    Le tre costellazioni. Collettiva tre artisti. A cura di Franco Marrocco ed Enrico Maria  Davoli. Accademia di Belle

Arti di Bologna

In proiezione. Verifica 1. Collettiva. A cura di Franco Marrocco ed Enrico Maria  Davoli. Accademia di Belle Arti di Bologna

Scritto da Redazione

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