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Forma e colore – Ancona – dall’11 al 20 settembre 2009

evento artistico AnconaDall’11 al 20 settembre 2009 presso l’Atelier dell’Arco Amoroso in Piazza del Plebiscito ad Ancona, si terrà la mostra “Forma e colore” degli Artisti Pordenonesi Dante Turchetto e Guido Fantuz.

Un tandem artistico che dura da anni nato all’ombra dei maestosi paesaggi friulani e cresciuto a cavallo tra Italia e Austria fino a conquistare il pubblico europeo e d’oltre Oceano. Dante Turchetto, scultore, e Guido Fantuz, pittore, entrambi originari di Pordenone, appena rientrati dalla Congress Haus 2009, evento artistico tenutosi a Millstatt (Austria), esporranno le proprie opere all’Atelier dell’Arco Amoroso (piazza del Plebiscito, Ancona).

La mostra “Forma e colore” ha il patrocinio della Provincia di Ancona, del Comune di Ancona e della Provincia di Pordenone.

Orario mostra:

feriali (eccetto lunedì), dalle 17 alle 20;
festivi (sabato e domenica), dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.

Quando: dal 04 settembre – al 20 settembre 2009

Dove: Atelier dell’Arco Amoroso, Piazza del Plebiscito Ancona

L’inaugurazione sarà venerdì 11 settembre 2009, ore 18,00

Informazioni: 071 32000 – 335 6929196

DANTE TURCHETTO, scultore, è nato a Pordenone nel 1945. Nel 1978 ha l’opportunità di accostarsi al disegno e alla scultura sotto la guida del maestro Felice Canton che intuisce in lui grandi potenzialità. Continua la sua ricerca con la collaborazione di diversi maestri d’arte, che lo porta nel tempo a proporsi con uno stile personale e innovativo. Le sue opere sono prodotte in terracotta, legno, marmo e bronzo, di cui esegue le fusioni. Ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti di critica e di pubblico e sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Vive e lavora ad Azzano Decimo, dove ha il suo laboratorio in via Roma 14.

“Una vita che trascorre identica dal bronzo al marmo, dal legno alla terracotta, fino al ghiaccio addirittura, fatta di fantasia e suggestione di emozioni intrecciate, di sottomissione all’impero della bellezza. Quella vita impalpabile che con un’anima alberga e si manifesta nella statua. La sostanza sensibile sembra non intervenire, nonostante i distinti processi tecnici che la diversa natura di ciascuna sostanza richiede, a modificare e modulare in altro modo la poesia di fondo che pervade le figure: eleganza esaltata nella verticalità, la leggerezza aerea degli slanci, il mosso enumerarsi delle pagine, la magia dei corpi umani talora solo accennati e suggeriti e pur capaci di una discreta, ma insinuante sensualità. Dante Turchetto è un artista che é passato attraverso la scuola dell’artigianato e della concreta manualità, senza però lasciarsene imbrigliare, facendone invece trampolino e sapienza per raggiungere i suoi sogni e la reale materializzazione dei suoi fantasmi.” Alessio Alessandrini

GUIDO FANTUZ, pittore, è nato a Pordenone nel 1945, risiede a Bagnarola di Sesto al Reghena (Pordenone). Da molti anni è impegnato in attività sociali e culturali nel territorio pordenonese. Come pittore ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali ottenendo numerosi premi. Annovera molte esposizioni personali e collettive, oltre che nei centri veneti e friulani, in altre città italiane, fra cui Firenze, Milano, Ferrara, e all’estero in Francia, Austria, Stati Uniti e Canada.

“Definirei infine questa pittura di Guido Fantuz con un gioco di parole, astratto figurativa o meglio figurativo-distratta, dal latino dis-trahere, cioè tirare in direzioni opposte, lacerare: nelle ultime opere infatti i temi cari al pittore, nature morte, paesaggi, fiori e non ultime le figure umane, vengono tirati e strappati, prima costruiti e poi disfatti: rimangono brandelli, il resto è solo intuito. Direi che gli oggetti sono ormai solo pretesti, perché protagonisti diventano la linea e il colore che tiran fuori dalla tela le emozioni forti, robuste e anche inquiete, di un’umanità che si interroga su se stessa”. Tiziana Pauletto

Scritto da Redazione

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