Il Festival Testi e Tasti dedicato a Paolo Rossi entra nel vivo con la giornata di mercoledì 5 agosto tutta incentrata su un percorso d’autore che attraversa il Novecento: l’incontro di Giorgio Gaber con Samuel Beckett.
Era il 1990 quando Gaber portò in scena a Venezia “Aspettando Godot”.del premio Nobel per la letteratura. Il cast era formato dallo stesso cantautore, Enzo Jannacci, Felice Andreasi e Poalo Rossi nel ruolo dell’allucinato e afasico Lucky, che durante lo spettacolo esplode in un pirotecnico monologo di parole assurde, capolavoro del teatro contemporaneo.
Al Bastione Sangallo di Fano alle 18.15 presentazione ell volume: Gaberscik, il teatro di Giorgio Gaber: testo, rappresentazione, modello (ed. Hacca-Matelica) di Massimo Puliani, Valeria Buss, Alessandro Forlani. Sarà presente da direttrice dell’Hacca, Francesca Chiappa.
Ore 19.15 Mostra degli spettacoli teatrali di Giorgio Gaber con foto-riproduzioni di Enrica Scalfari, Micaela Bonavia, Bepi Caroli, Gianmarco Chieregato e con un omaggio a Gaber di Mario Dondero (in collaborazione con Vito Panico)
Ore 21.15 Consegna del Premio Gaber alla tesi di laurea a Valeria Buss; sarà presente Paolo Dal Bon (Presidente della Fondazione Giorgio Gaber).
Seguirà la ricostruzione video del primo atto di “Aspettando Godot” di Beckett/Gaber proiezione del video clip dello spettacolo andato in scena nel 1990 con regia di Giorgio Gaber immagini di Enrica Scalfari musica di Stefano Vagnini regia multimediale di Massimo Puliani.
Alle ore 22.15 originale proposta del DuoAida: Stefano Vagnini e Giorgia Ragni. in “Gabersuite”, composizione per pianoforte e voce.
“Grazie ad una ricerca di due studiosi universitari e di una giovane laureanda è possibile ritrovare tutte le tracce artistiche del cantante/attore nei nostri teatri, a cominciare – come scrive Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Giorgio Gaber di Milano nella presentazione del volume “Gaberscik, il Teatro di Giorgio Gaber – dalle prove realizzate a Cagli nel teatro appena restaurato, dove Giorgio fu ospitato per il suo ultimo spettacolo dal titolo Gaber 1999/2000. Il volume Gaberscik (vero cognome del cantautore) è un importante pubblicazione in quanto colma un vuoto critico sulla drammaturgia, poiché fino ad oggi sono usciti molti libri che hanno ripercorso le tappe artistiche di Gaber e non l’analisi delle sue messinscene”.
Info: centroteatromarche@centroteatro.191.it; www.testietastifanofestival.blogspot.com