Redazione
“E’ l’Anima che deve occuparsi del bene dell’Anima”, con queste parole Enzo Decaro ha esordito in “Spiriti Nativi”, spettacolo che ha debuttato in anteprima nazionale la sera di mercoledì 22 luglio presso il Chiostro di Sant’Agostino, davanti a un pubblico rimasto in estasi per oltre due ore.
Al termine, la folla ha voluto omaggiare l’artista e il suo inedito cast con una lunga ovazione. Parole in musica. Questo è il senso di Spiriti Nativi, che ha visto ben sei musicisti alternarsi sul palco per accompagnare la voce narrante di Decaro attraverso un percorso intimistico e culturale che è partito idealmente dai nativi africani dell’isola di Gorèe, ultimo avamposto della schiavitù nera, per arrivare ai nativi americani, un popolo oggi distrutto per la barbarie dell’uomo bianco. Ma Spiriti Nativi non è solo questo: è una lunga nenia di una madre napoletana che si stringe attorno a suo figlio disabile, è il componimento di una studentessa universitaria che medita sul senso di libertà e appartenenza, è una lettera di uno schiavo anonimo dell’isola di Gorèe che parla della dignità umana, è una preghiera di uno sciamano irochese che supplica di salvare la propria terra, è una canzone dedicata a Cristo composta da Decaro e Massimo Troisi.
Così mentre la musica si liberava tra le luci soffuse del palco, Decaro ha guidato il pubblico con parole semplici e dirette a una riflessione più alta, che trascende le differenze umane per arrivare a meditare sul bene comune dell’uomo e sul destino della Grande Madre Terra.
“Non c’è stata una scelta a priori dei brani che ho citato – ha dichiarato Decaro – credo che i momenti di riflessione che ho proposto siano significativi e soprattutto vadano letti nel tentativo di unire le nuove generazioni alle vecchie, sull’onda dei valori universali dell’umanità. Nella società attuale c’è davvero bisogno di tornare alle nostre radici, agli spiriti nativi, appunto, per ampliare i nostri orizzonti”.
I musicisti che hanno accompagnato l’attore sono: Antonio Onorato e Riccardo Cimino alla chitarra, Thierry Valentini al sassofono, Moustapha M’Bengue e Ismaila Mbaye, alle percussioni, nonché Marcello Colasurdo, voce e tamburello. “Sono particolarmente soddisfatto – ha concluso Decaro – della sinergia che si è creata nel gruppo: stiamo approfondendo un percorso interiore a partire dalle nostre diversità culturali nella prospettiva di un arricchimento reciproco”.
Lo spettacolo si è svolto nell’ambito di Arte nei luoghi dell’Arte II Edizione del Synergie Teatrali Festival curato dalla compagnia Synergie Teatrali. L’evento, che ha coinvolto artisti del calibro di Debora Caprioglio, Mariangela D’Abbraccio e lo stesso Decaro, si concluderà Venerdì 24 Luglio, alle 21,30 presso il Giardino del Palazzo dell’Arengo, con lo spettacolo di Stefano Artissunch “Decameron, Beffe e Giocosi Amor”, uno spettacolo per attore sul Decameron di Boccaccio, che mira a esplorare l’aspetto tragicomico dell’opera. Attraverso una rilettura colta e popolare, scurrile ed umanista l’arguzia e l’erotismo bucolico dei personaggi boccacceschi come “il Monaco e l’Abate”, “Masetto”, “Rustico e Alibech”, offrono terreno fertile alle varie interpretazioni di Artissunch che si diverte a entrare ed uscire dai personaggi in un gioco sapiente di voce e corpo. Ma il realismo boccacciano non si arresta all’umorismo, e si spinge in punte di sublime drammaticità: così l’attore ripropone il tema del suicidio d’amore con la novella di Messer Guglielmo Rossiglione e quello dell’amore non corrisposto con quella di Nastagio degli Onesti, e Federigo degli Alberighi. Esilaranti e azzeccatissime le musiche di Pierpaolo Marini che accompagnano le gesta del buffone Artissunch. Il Decameron ha grande forza espressiva e comunicativa, con significativa spinta all’erotismo bucolico del tempo; il particolare taglio umoristico condito a tinte tragiche rafforza il realismo e le passioni dei personaggi, rendendoli straordinariamente moderni.
Info e prenotazioni: www.synergieteatrali.com e www.festival-synergie-teatrali.com
