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Rievocazione storica della Passione di Cristo nelle Marche

Passione, morte e resurrezione del Cristo. Le Marche rievocano riti millenari. Tra Dio e l’uomo, nel segno della sofferenza che conduce alla beatitudine.

Cominciamo il viaggio dalla Provincia di Pesaro, con La Turba di Cantiano, innestatasi nei movimenti mistici medievali di invocazione alla pace ed al pentimento, li sostituisce e perpetua nel rito della processione dei personaggi evangelici. Cantiano trasforma il paese, integrandone il tessuto urbanistico nei luoghi deputati alla rappresentazione della passione, morte e resurrezione di Cristo. Cantiano è divenuto uno degli 11 paesi italiani entrati in Europassion, l’Associazione Europea che certifica le più prestigiose Sacre Rappresentazioni. Nel 1996 la Turba ha ottenuto l’Alto Patrocinio della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

È ancora buio quando, la mattina del Venerdì Santo, le prime assonnate persone si presentano in Collegiata a Cantiano per iniziare il percorso espiatorio della peregrinazione delle “Sette chiese”. Ci si incammina tra le vie e i colli del paese; tra canti, preghiere ed apprensione per un tempo spesso inclemente. È qui che congelando i luoghi della passione di Gesù, da secoli rievocata in una processione figurata ed allegorica, in altrettanti siti trova collocazione scenografica l’imponente trasposizione del mistero della condanna, morte e resurrezione di Nostro Signore. Dalla piazza principale (piazza Luceoli) che incornicia e completa la ricostruzione dei palazzi di Gerusalemme, dal luogo ove i congiurati concordano sul da farsi per eliminare il Messia, ci si snoda per via IV Novembre e piazzale Bartolucci fino a giungere al Parco della Rimembranza dove, oltrepassato il “Cedron” (torrente Tenetra) troviamo il Cenacolo. Coronata da folta vegetazione ed incastonata nella splendida cerchia delle vette del monte Catria la casa accoglierà Gesù ed i suoi per l’ultimo incontro e la supplica elevata al Padre prima che la rumorosa turba degli emissari del Tempio ponga inizio alla fine. E di nuovo in piazza, per le stesse vie, tra gli stessi palazzi che si rinviano il destino terreno di Gesù. Le ingiurie degli accusatori, dei falsi testimoni e della folla ad arte istruita, le percosse dei soldati. Tra le soffocate suppliche dei suoi più fedeli seguaci, dei puri di spirito, delle donne e della Madre inizia il lento supplizio che condurrà Gesù per via Allegrini e via del Fiancale sino al colle della crocifissione che sovrasta la chiesa di S. Ubaldo, ospite da tempo immemore del Santo Sepolcro e dei custodi di questa tradizione. Essa si erge a testimonianza della resurrezione al termine di un percorso salvifico intrapreso per noi. È qui che osservata dalla sottostante piazza del Mercato o direttamente vissuta, tra la luce di centinaia di fiaccole, nell’inerpicarsi della via dolorosa, la comunione del visitatore con il mistero trova il suo culmine nello sgomento delle donne che gli annunciano la resurrezione trasformandolo in pellegrino affinché possa cercare dentro di se la dimensione della propria fede. (Per informazioni: 0721 789911 – www.laturba.it)

Come tradizione per le festività pasquali, anche quest’anno la pro loco di Serravalle di Carda, nel comune di Apecchio (PU) propone la Sacra rappresentazione della Passio, la rievocazione storico religiosa della Passione e Morte di Cristo per le vie del paese che si terrà venerdì 10 aprile alle ore 21.00.
La manifestazione, cui partecipano molti figuranti del paese, si ripete ormai da ben 30 anni riscuotendo grande favore del pubblico.
Grazie al costante lavoro della pro loco e di alcuni collaboratori è stato possibile rinnovare le scenografie, rivisitare le sceneggiature ed i costumi. L’Ultima cena con la lavanda dei piedi e la preghiera nell’orto degli ulivi con l’apparizione dell’angelo e la cattura di Gesù si svolgono in piazza mentre il processo di Pilato, la flagellazione, l’impiccagione di Giuda, la Via Crucis fino al monte della Crocifissione si possono seguire a piedi lungo le vie del paese che verranno animate da scene di vita quotidiana del tempo come il mercato, la locanda, il fornaio,ecc. Quest’anno inoltre verrà istituita una nuova rappresentazione relativa alla presentazione di Gesù a Caifa. La Passio, a differenza delle altre manifestazioni di questo genere, è caratterizzato dalla scena della Crocifissione; particolarmente suggestiva perché il pubblico può seguire il dialogo di Gesù con Dio e con i ladroni e il canto di Maria ai piedi della croce. Commovente al punto di suscitare emozioni anche in chi lo segue da anni. Fedeli riproduzioni dei costumi dell’epoca, scenografie ben curate, musiche diffuse lungo il percorso, i giochi di luce della viva fiamma delle torce e una buona interpretazione sono il risultato di un lungo e attento lavoro. (Info: 0722 90140 – www.serravalledicarda.it)

Per le suggestive vie del centro storico di Cagli (PU), venerdì santo 10 aprile 2009, secondo una tradizione antica, oltre 450 confratelli appartenenti alle 5 confraternite sfileranno dalle ore 21, incapucciati e scalzi, accompagnati dalla musica della banda, per la Processione del Cristo Morto. Partenza dalla Chiesa di San Giuseppe. (Info: 0721780773-78071)

Tradizione plurisecolare a Mercatello sul Metauro (PU) con la Solenne processione e crocifissione in cui si rievoca la Passione di Cristo attraverso un’immagine in carta pesta, (risalente al sec. XV) la quale viene portata dalla Pieve Collegiata attraverso le vie del centro fino alla Chiesa di San Sebastiano dove i fedeli
possono adorarla. Il 9 aprile visita ai sepolcri dalle ore 15: in alcune chiese del paese vengono allestiti ornamenti suggestivi utilizzando essenze e tecniche del passato; la sera del Giovedì Santo é d’obbligo la visita di queste chiese da parte dei fedeli.
Il 10 aprile processione del Venerdì Santo dalle ore 17.30: dopo una suggestiva cerimonia religiosa, il Cristo viene deposto e, verso le 18.30 in una solenne processione viene riportato nella chiesa di S. Sebastiano. (Info: Silvana tel. 0722.89114)

La rievocazione della passione di Cristo che si svolge a Pennabilli (PU) da oltre 60 anni é un appuntamento di grande importanza e di raccoglimento di fedeli per tutta la vallata. E’ uno dei momenti più significativi della tradizione pennese che da anni rimanda da generazione in generazione le usanze e i vecchi riti. Nel centro storico con partenza alle ore 20.30. (Info: Pro Loco di Pennabilli tel. 0541.928659)

Tradizionale celebrazione del Venerdì Santo a Saltara (PU) con la Processione del Cristo Morto, rappresentazione de “La via dolorosa”, con una serie di quadri plastici molto toccanti. La manifestazione riprende un’antica usanza medioevale e viene ripetuta, nella suggestiva atmosfera del centro storico illuminato dalla luce delle fiaccole accese dove si snoda la processione dei personaggi in costume che accompagnano l’immagine del Cristo morto. Partenza della Processione dal Santuario settecentesco della Madonna della Villa ore 21.30. (Info: Pro Loco di Saltara 0721/879923)

Ad Urbania (PU) la Processione del Cristo morto e quadri viventi della Passione, riprende la Via Crucis attraverso un percorso suggestivo per gli angoli più belli delle mura e del centro storico durantino mostrando, attraverso personaggi in costume e scene complesse, le tappe salienti della Passione di Cristo. Partenza dalla Cattedrale alle ore 21.00. (Info: ufficio turismo tel. 0722.313140)

In Provincia di Ancona, il 10 aprile 2009, a partire dalle ore 20.30, a Villa Musone di Loreto, CTG Valmusone propone La Morte del Giusto la tradizionale Passione Vivente del Venerdì Santo. Iniziata quasi sottovoce (all’interno della chiesa Parrocchiale di Villa Musone il processo davanti a Pilato e, nel cortile dell’oratorio, la crocefissione), nel 1978, di anno in anno è sempre cresciuta proporzionalmente all’entusiasmo che la circonda, non solo dei protagonisti ma di tutta la popolazione di Villa Musone ma, sicuramente, la cartina al tornasole del successo della Passione Vivente  è rappresentata dalla sempre crescente partecipazione di spettatori; una stima della passata edizione attesta circa diecimila presenze.
Fedele ai testi sacri ma realizzata in modo da essere rivissuta nella percezione che il surreale dramma, di allora, continua il suo perpetuarsi quotidiano nelle innumerevoli via crucis dell’umana sofferenza che soltanto attraverso Cristo trova la via della salvezza.
L’idea iniziale maturata nella fervida mente del Parroco e assistente Spirituale del locale gruppo CTG, P. Valentino Lanfranchi, era quella di mettere in scena la Passione e Morte di Cristo con l’inserimento di due elementi che aiutassero lo spettatore ad essere immerso nel dramma: lo Speaker ed il Coro (alla maniera delle tragedie greche).
Il primo ha il compito di attualizzare gli eventi rappresentati usando la naturalezza e la partecipazione di chi narra in tempo reale tanto da creare un presente senza data.
Il secondo sottolinea, invece, l’enormità dell’ingiustizia che si stà consumando dipingendo a tinte forti i sentimenti contrastanti che che percorrono il Calvario del Cristo.

E’ consuetudine, sin dalla prima edizione, dedicare “La Morte del Giusto” ai sofferenti, agli emarginati, a quanti hanno portato o portano la Croce di Cristo, è perciò che, da diversi anni, P.Valentino ha inteso introdurre il “Calvario dell’umanità”.
Dopo la condanna del Cristo parte il corteo della Via Crucis e, dietro al Cristo che trascina la Croce, un gruppo di crociferi generici; inizia così il fiume del dolore con il Cristo che unisce alla sua Passione quella dell’umanità.
Man mano che ci si avvicina verso la collina del Calvario, il fiume si ingrossa raccogliendo rivoli di dolore specifico.
Con la cadenza delle stazioni affluiscono, di volta in volta,  un gruppo di tossicodipendenti con le loro croci, donne e madri con le croci del dolore subìto per le varie forme di violenza o la perdita brutale di affetti, ancora, bambini con le loro croci bianche a simboleggiare la sofferenza degli innocenti sfruttati o maltrattati, immigranti a rappresentare un’umanità sbandata alla ricerca della sopravvivenza.
Ogni singolo momento, naturalmente, viene sottolineato dall’intervento dello speaker e del coro.
E’ così che la Passione Vivente di Villa Musone, “La Morte del Giusto“, sottolinea in maniera incisiva come non vuol essere semplice rappresentazione scenica ma una rievocazione che testimoni il “farsi presente, nel tempo e nello spazio, della Salvezza operata da Gesù con il sangue della Croce“. (Info: 0717978660)

Nella Provincia di Macerata segnaliamo la Rievocazione storica della Passione di Cristo di Mogliano (MC), dove il comitato parrocchiale del Venerdì Santo e del Presepio Vivente di Mogliano, da tempo attivo nella cittadina del maceratese presso la Parrocchia di San Gregorio Magno, anche quest’anno, come avviene ormai tradizionalmente dal lontano 1962 in occasione dei riti della Settimana Santa e del Venerdì Santo in particolare, ripropone la Rievocazione storica della Passione di Cristo, grandiosa manifestazione di fede intensamente vissuta. (Info: 0733.556255)

Nella Notte del Venerdì Santo Caldarola (MC) diviene lo scenario delle 14 stazioni della Via Crucis: al ritmo del tamburo e nel buio illuminato solo dalle fiaccole è possibile vedere, in lontananza, le scene della Passione, incastonate nel mirabile paesaggio offerto dal Castello Pallotta. (Info: 0733905529)

Nella Provincia di Ascoli Piceno, la sacra rappresentazione della Via Crucis, il Cristo Morto di Grottammare (AP), una tradizione che è rimasta costante nei secoli, dal 1757 in cui si tenne per la prima volta e che viene ripetuta ogni tre anni il giorno del Venerdì Santo.

La rappresentazione storico-religiosa, organizzata dalla Confraternita della Passione e Morte di Gesù Cristo e dei Dolori di Maria Vergine di Grottammare, percorre le vie del centro, partendo dal Paese Alto – da Piazza Peretti antistante la Chiesa San Giovanni Battista – per poi scendere “alla marina” ed arrivando a sfilare fino a Via Ballestra, sotto i lampioni adornati per l’occasione con panni rossi, drappi rosso carminio esposti ai balconi, lumini e canti.

Il Cristo Morto, voluto per permettere ai fedeli di rivivere le sofferenze e la morte di Gesù, è una Processione molto sentita dalla popolazione, tanto che sono circa 500 i figuranti in costume che vi partecipano, molte le donne che vanno a formare i tre cori: bambine, ragazze e donne vestite completamente di nero che al suono di tamburi e chiarine cantano inni religiosi. (Info 347 2429044 – www.cristomorto.altervista.org)

Scritto da Redazione

Rimescolo – Ancona – 10 aprile 2009

Rassegna Internazionale di Musica Sacra “Virgo Lauretana” – Loreto (AN) – dal 15 al 19 aprile 2009